1. Home
  2. Francesco Guccini
  3. Vite

Vite

Francesco Guccini

Mi affascina il mistero delle vite Che si dipanano lungo la scacchiera Di giorni e strade, foto scolorite Memoria di vent'anni o di una sera E mi coinvolge l'eterno gocciolare E il tempo sopra il viso di un passante E il chiedermi se nei suoi tratti appare L'insulto di una morte o di un'amante La rete misteriosa dei rapporti Che lega coi suoi fili evanescenti La giostra eterna di ragioni o torti Il rintocco scaglioso dei momenti Il mondo visto con gli occhi asfaltati Rincorrendo il balletto delle ore Noi che sappiamo dove siamo nati Ma non sapremo mai dove si muore Mi piace rovistare nei ricordi Di altre persone, inverni o primavere Per perdere o trovare dei raccordi Nell'apparente caos di un rigattiere Quadri per cui qualcuno è stato in posa Un cannocchiale che ha guardato un punto Un mappamondo, due bijou, una rosa Ciarpame un tempo bello e ora consunto Pensare chi può averli adoperati Cercare una risposta alla sciarada Del perché sono stati abbandonati Come un cane lasciato sulla strada Oggetti che qualcuno ha forse amato Ora giacciono lì, senza un padrone Senza funzione, senza storia o stato Nell'intreccio di caso o di ragione E la mia vita cade in altra vita Ed io mi sento solamente un punto Lungo la retta lucida e infinita Di un meccanismo immobile e presunto Tu sei quelli che son venuti prima Che in parte hai conosciuto, e quelli dopo Che non conoscerai, come una rima Vibrante e bella, però senza scopo È inutile cercare una risposta Sai che non ce ne sono e allora tenti Un bussare distratto a quella porta Che si schiude soltanto ai sentimenti Non saprai e non sai questo dolore Che vagli fra le maglie di un tuo cribro Svanisce un po' nel contemplare un fiore Si scorda fra le pagine di un libro Perché non si fa a meno di altre vite Anche rubate a pagine che sfogli Oziosamente, e ambiguo le hai assorbite Da fantasmi inventati che tu spogli Rivestendoti in loro piano piano Come se ti scoprissi in uno specchio L'Uomo a Dublino, o l'ultimo Mohicano Che ai venticinque si sentiva vecchio E percorriamo strade non più usate Figurando chi un giorno ci passava E scrutiamo le case abbandonate Chiedendoci che vita le abitava Perché la nostra è sufficiente appena Ne mescoliamo inconsciamente il senso Siamo gli attori ingenui su una scena Di un palcoscenico misterioso e immenso --- Vite - Francesco Guccini

Share it


※ Songwriter

Francesco Guccini

https://onlyrics.co/en/francesco-guccini/vite?lang=it

Submitted on November 20, 2022 by Anonymous

Comments

You need to be logged in to write a comment. Please login or register to continue.
Francesco Guccini
The best of
Francesco Guccini

Release Name or Album Name

Ritratti

Record Label

Capitol Records

Release Date

January 1, 2004

Language

language Italian

Spotify

Listen song in spotify service

Words

Most Popular Words in Songs

perche senza vite vita come

Analysis

Analytics audio from this song